Montemerano - La Fiaba

Vedere la campagna maremmana dall’alto era piacevole, ma lo era ancora di più quando Gigi cominciava a scendere verso terra… e infatti, non appena il piccione giunse a un paio di metri da un bel prato verde, Caterina si fece più attenta.

Felice di poter visitare un posto nuovo, cercò di leggere il nome del paese scritto su un grosso cartello bianco posto sul lato destro della strada.  Ad un’occhiata più attenta vide che c’era scritto MONTEMERANO.
-Ehi Gigi – chiese speranzosa all’amico – abbiamo un po’ di tempo per visitarlo?  Sembra un bel posto!
-E lo è, te lo assicuro! – le rispose subito Gigi – Due anni fa ci sono venuto in vacanza con un gruppo di amici e siamo stati a dir poco benissimo!
-Non è che anche noi possiamo fermarci qui per qualche giorno?
-Purtroppo no… abbiamo ancora un sacco di posta da consegnare… però se vuoi qualche ora per fare una passeggiata possiamo concedercela!
-Allora andiamo, non perdiamo tempo!
Detto questo la coccinella si diresse verso le prime case di Montemerano, seguita a breve distanza da Gigi.
Il paese non era grandissimo, ma meritava senz’altro di essere visto.  Le mura, il castello, il palazzo e la chiesa della comunità, tutto colpì Caterina la quale andava da un punto all’altro del borgo medioevale senza stancarsi.
Ad un certo punto Gigi le disse:
-Mi dispiace dover interrompere il nostro giro turistico, ma è arrivato il momento di tornare al lavoro!
-D’accordo, d’accordo – rispose a malincuore la coccinella – a chi dobbiamo consegnare la prossima lettera?
-Al signor Paolo…
-E dove possiamo trovarlo?
-Nella chiesa di San Giorgio… sta restaurandone gli affreschi!
Caterina ne fu felicissima poiché in questo modo avrebbe potuto visitare anche l’unica chiesa che non aveva avuto il tempo di vedere durante la loro passeggiata.
Giunti a destinazione videro subito il signor Paolo, un grosso scoiattolo intento a pitturare con la sua coda gli affreschi laddove questi avevano perso i colori originari.
-Che belli! – esclamò Caterina osservando la Natività, la Madonna sul trono con Bambino e soprattutto le scene della leggenda di San Giorgio – E’ veramente un lavoro interessante… devi esserne molto orgoglioso!
-Oh, lo sono – le rispose Paolo, dopo di che, facendosi improvvisamente pensieroso, aggiunse – Sono così felice del mio lavoro che pensare di doverlo lasciare mi spezza il cuore…
-E perché vuoi lasciarlo? – chiese Gigi.
-Non dipende da me… è inevitabile… sto invecchiando e per me è sempre più faticoso salire e scendere dalle impalcature dovendomi portare dietro questi grossi secchi di vernice… la mia schiena non ce la fa più… ecco perché una volta terminato di restaurare la parte bassa degli affreschi sarò costretto a dimettermi…
-Scusa – intervenne Caterina non capendo la gravità del problema – perché non ti fai aiutare da qualcuno prima di rinunciare?
-La fai facile tu!  Ma dove lo trovo io un altro scoiattolo disposto a farmi da aiutante quando sono tutti a sperare di poter prendere il mio posto come pittori?
La coccinella rimase in silenzio per un paio di minuti, dopo di che, proprio mentre Paolo stava per riprendere a lavorare, esclamò:
-E chi dice che deve essere uno scoiattolo ad aiutarti?  Mentre passeggiavamo per le vie di Montemerano ho visto che ci sono tantissimi uccellini… sono certa che sarebbero più che felici di aiutarti!  Potrebbero portarti  la vernice sulle impalcature e a te non resterebbe altro che ritoccare gli affreschi dove necessario!
-Che ne dici Paolo?  Non è una bella idea? – gli chiese Gigi, tutto orgoglioso per la soluzione trovata dall’amica.
Lo scoiattolo non poté che essere d’accordo e quella sera, dopo aver assunto quattro uccellini, invitò Gigi e Caterina nell’agriturismo di suo fratello per dimostrare loro la propria gratitudine.  Qui i due amici poterono gustare un’ottima cena e godersi una notte di meritato riposo.




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