Semproniano - La Fiaba

-Che meraviglia! – esclamava Caterina via, via che sorvolavano i vari paesini della campagna maremmana ed ogni volta chiedeva a Gigi se potevano fermarsi per visitarli.  Il piccione le rispondeva sempre che non era possibile perché dovevano consegnare molte lettere e non avevano tempo da perdere.
Finalmente, però, dopo alcune ore di viaggio, poté accontentarla:  erano arrivati a destinazione.


-Eccoci a Semproniano Caterina, è qui che abita il destinatario della nostra lettera!
-Che bello! – esclamò la coccinella tutta felice – ha l’idea di essere un gran bel posto!
-E lo è, te lo assicuro!  Tutte le volte che passo di qua finisco per fermarmici qualche giorno… non capita spesso di trovare luoghi così belli e al tempo stesso così rilassanti… vedrai tu stessa!
Non ci volle molto perché Caterina capisse che il suo amico aveva ragione:  le mura di Semproniano erano magnifiche, per non parlare della vista!  Si dominava tutta la campagna circostante e da qualunque punto del paese si guardasse si vedeva il verde degli alberi e dei prati… un vero toccasana per i nostri amici stanchi del viaggio.
Gigi e Caterina si sdraiarono su una lastra di travertino a prendere il sole e il tempo passò quasi senza che se ne accorgessero…
Ad un certo punto furono i morsi della fame a riportarli alla realtà:
-Ehi Caterina, che ne diresti di andare a mangiare qualcosa? – propose Gigi.
-Buona idea! – rispose la coccinella e i due si avviarono così verso la piazza principale, sicuri di trovare un buon ristorante.
Ce n’erano diversi, ma i due amici furono subito attratti da uno con una lunga fila di clienti fuori.
-Qui si deve mangiare proprio bene!  Guarda in quanti sono ad aspettare!
Detto questo si misero anche loro in fila.
Quando finalmente venne il loro turno capirono con gran dispiacere di essersi sbagliati:  quelli in fila non erano clienti che aspettavano di mangiare, ma cuochi alla ricerca di un lavoro.  Il ristorante, infatti, era chiuso perché il cuoco si era ammalato e dovevano ancora trovare un sostituto.
Il problema, come si affrettò a spiegargli il proprietario, un buffo gattone bianco, era scegliere.
-Vedete, qui in paese conosco tutti e mi rimane difficile scegliere… sono tutti miei amici e non voglio far torto a nessuno…
-Beh, ma così rischi di non trovare mai un cuoco! – gli disse Gigi.
-Hai ragione, ma allora come dovrei fare secondo te?  Hai qualche idea?
Caterina, che stava letteralmente morendo di fame, si fece avanti:
-Senti, che ne diresti di fare una gara di cucina?  Ognuno di loro preparerà un piatto e io e Gigi faremo i giudici!
Quest’ultimo, che aveva subito capito l’astuzia dell’amica, aggiunse:
-Noi non conosciamo nessuno qui a Semproniano, saremo senz’altro imparziali!
-E’ vero… è proprio una buona idea!  Quando potremmo cominciare secondo voi?  Domani?
-Macché domani! – dissero insieme il piccione e la coccinella – Subito!
Eh si, questa volta Caterina aveva avuto proprio un’idea eccezionale:  non solo avrebbero aiutato il proprietario a trovare un cuoco, ma avrebbero anche fatto una lauta cena a base dei migliori piatti della tradizione maremmana.
Mangiarono cos’ tanto che alla fine della serata, dopo aver proclamato il vincitore della gara, furono ben felici di accettare l’invito del proprietario a passare la notte nel vicino agriturismo.

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