Novembre mese di caccia la cinghiale! L'attività venatoria apre, infatti, il primo giorno del mese per concludersi alla fine di gennaio. Non si può perciò tralasciare la ricetta del famoso cinghiale alla cacciatora.
Come è noto la carne del cinghiale se non viene preparata adeguatamente odora di selvatico. Per ovviare a questo inconveniente esistono varie procedure: chi mette la la carne tagliata a pezzi a marinare in aceto o vino, aglio, rosmarino e salvia per una notte e chi, invece, segue un metodo più antico che consiste nel mettere a bagno in acqua per una giornata la carne a pezzi, cambiando spesso l'acqua per eliminare il sangue che dà quell’odore di selvatico. Prima di procedere alla cottura, si mette la carne in una padella a fuoco vivo per far fuoriuscire l'acqua, si risciacqua e si mette in un tegame con olio e un soffritto di verdure, si aggiunge sale e peperoncino e si lascia rosolare. A questo punto si bagna la carne con del vino che lasciamo evaporare per aggiungere subito dopo la polpa di pomodoro, una punta di concentrato e acqua e si lascia cuocere a fuoco lento. Il cinghiale così preparato è un piatto unico oppure può essere usato come condimento per le pappardelle fatte in casa. Questo tipo di preparazione deriva da un racconto di un vecchio bracconiere secondo il quale dopo aver ucciso il cinghiale, insieme ai compagni di caccia, portavano la bestia nei pressi di un fosso e qui, dopo avelo privato delle interiora, lo legavano di modo che l’acqua corrente lo lavasse durante la notte per andarlo a riprendere la mattina dopo e portarlo a casa.
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
1 kg polpa di cinghiale, Olio d'oliva, polpa di pomodoro,Vino rosso, 1 bicchiere d'acqua, Sale, peperoncino
Per il soffritto: Aglio (sbucciato) rametti di salvia e rosmarino,1 cipolla bianca,1 carota,1 costola di sedano
1 ciuffetto di prezzemolo, sale e peperoncino.
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