SANT'ANTONIO ABATE... UN MAREMMANO DOC...
Se fosse in cerca di una patria di origine, potremmo naturalizzarlo, per volere del popolo maremmano. E se non fosse un Santo, potremmo scambiarlo per qualche anziano maremmano dalla lunga barba bianca, sempre fedele ai suoi cavalli ed ai suoi cani, come lui lo è a quel porcellino, con cui è sempre raffigurato.
S.Antonio Abate, festeggiato il 17 gennaio, visse più di cento anni una vita complessa: nato in Egitto verso la metà del III secolo, fu eremita e strenuo difensore dei cristiani perseguitati da Massimino Daia, lottò con il Demonio che lo tormentò per tutta la vita, lo respinse con digiuni e preghiere.Santo protettore degli animali, ma anche dei raccolti che custodisce dalle tempeste,e delle case dei contadini che preserva dagli incendi, nel giorno 17 gennaio o nella domenica vicina, tutta la Maremma si attiva per far benedire gli animali domestici, durante le S. Messe organizzate in quasi tutti i paesi maremmani.
A Marsiliana (frazione di Manciano) all'evento religioso e popolare partecipano centinaia di persone, dal momento che la vita nei campi così come la tradizone religiosa e quella popolare sono molto sentite dalla comunità.
Giovanni Travagliati il più anziano buttero della maremma grossetana, quasi cento candeline, che ha rimesso le redini solo da poco, ricorda.. " Per S. Antonio, che a Marsiliana si è sempre festeggiato nel giorno in cui cade, assentandosi anche dal lavoro, fin dalla mattina ci si arrampicava su per la strada fino al cortile della fattoria del Principe con tutti gli animali tirati a lucido e infiocchettati... era uno spettacolo davvero bello: i bovi tutti ripuliti, avevano dei fiocchi intorno alle corna, poi c'era la vitella più bella della tenuta e lo stallone con la fascia intorno al torace e il pastore, con qualche fatica in più di noi, portava il montone infiocchettato anche lui. Si ascoltava la S. Messa all'aperto tutti insieme, butteri, pastori, garzoni di stalla e la famiglia al completo dei Principi. Che allegria, e quante risate con quelli che alzavano il gomito... ricordo che si faceva sempre tardi perché, dopo la benedizione agli animali, ci si fermava a mangiare e bere alla salute degli animali prima e dei padroni dopo.. e che vuoi, da quando mondo è mondo, mangiare e bere gratis ti mette sempre di buon umore!"
Anche a Capalbio, grazie al Circolo Scuola Cavalcanti di Maremma, la festa si svolge ogni anno nell'ex campo sportivo dal quale parte la processione dei cavalcanti, naturalmente in sella, e dei fedeli, che seguono il carro con sopra un figurante nella parte di S. Antonio Abate, accompagnati da tanti animali domestici e dalla Banda paesana.
Feste simili e con la stessa vivacità si tengono anche nei paesi di Arcidosso, Castel del Piano, Grosseto, Roccalbegna, Scansano.. per chiedere la benedizione, la protezione ed onorare il Santo "maremmano" con il suo porcellino..
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