Ricetta: Acquacotta

Mille e una... acquacotta.
Tutte le volte diversa e tutte le volte buonissima. L'unica cosa sicura: l'acquacotta è maremmana e perciò "speciale". Cambia quando variano i frutti della stagione e muta secondo le varie zone della Maremma.

Il pane duro era presente in tutte le case di  contadini, pastori, taglialegna, così come l'olio extravergine di oliva, ma non le verdure che variavano in base alla stagione.
I funghi, i ceci, le bietole e la cipolla; l'uovo però è da sempre l'ingrediente principale che caratterizza l'acquacotta e la rende unica.



Nella versione estiva dell'Acquacotta troviamo:


Pane raffermo
Pomodori
Sedano
Cipolla
Peperoncino
"Nipotella" (nipitella) o erbuzza
Olio extravergine di oliva
Sale grosso
Uova


Si fa appena soffriggere nell'olio extravergine, in un ampio tegame, la cipolla a fettine fine, con il sedano. Si aggiungono i pomodori e acqua in abbondanza, sale grosso quanto basta.
Si fa cuocere per un'oretta, in modo le che le verdure si ammorbidiscano bene, aggiungendo sempre acqua, che non si dovrà mai ritirare (ecco, quindi, perché acquacotta!).
Quando la cottura delle verdure è ultimata, aprirci le uova (uno a testa), come se fossero "in camicia", senza romperli.
In una scodella grande si posiziona il pane duro a fette, spolverato, ogni strato, con abbondante Percorino o Parmigiano.
Con un "ramaiolo" si versa l'acquacotta sul pane, e si attende che si inzuppi bene.
Si serve cercando - ecco l'abilità delle massaie maremmane - di non rompere l'uovo e di servirne uno a testa.

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