La Castagna del Monte Amiata

Tra la Maremma, la Val d'Orcia e la Val di Chiana si trova il Monte Amiata con la sua vetta a 1738 metri sul livello del mare.

Un territorio ampio, di origine vulcanica, che si sviluppa dal paese di Cinigiano, a nord-ovest, a Seggiano, a nord-est. Sul versante di Siena si trovano Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore e Castiglione d'Orcia, su quello grossetano Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora, Roccalbegna, Semproniano e Castell'Azzara.
Un paesaggio mozzafiato, con i bellissimi faggeti e castagni, le sorgenti di acqua fresca e buona, le abbazie, i piccoli conventi e chiesine, che lo trasfomano in un luogo ideale e quasi incantato per il relax, quello vero.
Il nome "Amiata" pare provenire dalla divinità etrusca Tinia (o Vertunno), da cui sarebbe derivato "Mons Tiniatus" o "Tuniatus", e da lì trasformatosi in mons tuniatus, montuniata e quindi a montamiata. Forse sono dovute proprio all'origine "divina" le varie facce del Mont Amiata: ilfresco relax estivo, i divertimentoi invernali sulle piste da sci, la storia mineraria artistica e religiosa, la natura incontaminata, il buon bere, il Vino Montecucco, il buon mangiare.
Tra tutti i prodotti tipici della zona emerge la Castagna.
Qua c'è una vera e propria cultura della castagna che va al di là della coltivazione di un frutto legato alla sopravvivenza: una tradizione che ha plasmato il territorio in un legame fortissimo tra frutteti e boschi.
Già a partire dal XIV secolo si trovano testimonianze sulla cura e l'utilizzo dei castagni. Fin dai tempi antichi la castagna veniva utilizzata in sostituzione del pane grazie al suo alto valore nutritivo e la sua farina è stata sempre alla base dell'alimentazione delle genti dell'Amiata. "Pan di legno" si chiama la polenta preparata con la farina di castagne: "pane" per la semplicità del prodotto, "di legno", per indicarne la  provenienza dal  frutto di un albero.
La Castagna del Monte Amiata ha ottenuto il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta): la vera castagna amiatina è di forma ovale, di grandi dimensioni con l'apice poco pronunciato e di colore rossastro con striature più scure, dal sapore dolce e delicato e si presenta nelle varietà Marrone, Bastarda Rossa e Cecio.


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